venerdì 20 agosto 2010

presentazione

Fra le tante anime che ognuno di noi ha, devo avere ricevuto anche un pezzetto d'anima d'archivista, nel senso del piacere, del desiderio, addirittura dell'ossessione di avere tutte le notizie reperibili e ritrovabili con facilità.
Nei miei verdi anni avevo adattato, personalizzato, delle schede perforate a gestione manuale, con le quali tenevo l'archivio del cantiere. Poi divenni un assiduo programmatore in PERT.
All'inizio degli anni 80, quando il mio figlio più grande passò dal Commodore al primo  PC (era un 8088), io feci un grande sforzo per accodarmi, perché avevo già cinquant'anni.
Mi ricordo la tragedia che era dover litigare con il DOS , con control alt e con quelle altre cose tremende. Poi con molta fatica ho imparato e posso dire che, rispetto alla mia generazione, ho adoprato il computer molto per tempo, e tuttora lo uso moltissimo: ci disegno, uso il foglio elettronico, agenda, tutto.
Però quello che non ho mai fatto, dove non sono mai approdato è stato il mondo delle chat, quello dei blog, quello di facebook, tutte queste cose qua, perché non lo so ... non mi attirano.
Ma ora ho incominciato a pensare che sarebbe ora, anzi i miei figli hanno cominciato a dirmi che sarebbe ora, che io riversassi un pò quelli che sono i ricordi, non tanto quelli della mia vita, ma i ricordi intesi come la raccolta delle testimonianze che ho ricevuto da nonne, zii, genitori, e dalle tante persone che ho conosciuto e che ora non ci sono più. E ormai sono la maggior parte.
I loro racconti, ma anche episodi che ho visto direttamente,  che magari non mi riguardano direttamente.
E poi ci sono anche altre cose che vorrei fare prima di andarmene e cioè mettere a punto le mie collezioni di radio, le mie collezioni di oggetti di antiquariato tecnologico, qualche cosa di macchine fotografiche, che vorrei poi i lasciare a qualche museo.
Però devo classificarle, raccontarle.
Poi ho messo a punto un lavoretto (sul calcestruzzo) che ho cominciato sessant'anni fa, che forse oggi non serve più a niente, ma che comunque ho finito, per il piacere di non lasciare una cosa in sospeso.
E tante altre cose di questo genere.
Così i miei figli mi hanno consigliato di fare un contenitore dove buttare questa roba, e mi hanno detto che un blog sarebbe la cosa migliore come contenitore.
In effetti poi se  miei vecchi colleghi e amici, coetanei, quei pochi superstiti che ancora ci sono, avranno voglia di cercarmi, qui troveranno forse qualcosa che coincide con i loro ricordi; e se qualche giovane amico, e questi ci sono tutti,  vorranno cercarmi,  troveranno delle cose che possono anche essere interessanti, perchè se ne va perdendo la memoria.
Per fare un esempio nel campo dei ricordi e delle testimonianze, io avevo una zia (zia Annamaria), sorella di mia madre, che è morta a cento anni: molti anni prima l'avevo munita di un registratore e lo ho detto: "zia registra tutte le storie di cui tu hai sentito parlare in famiglia, da tua nonna ecc.".  Non l'ha fatto. Naturalmente di queste cose che mi ha raccontato e quelle che mi hanno raccontato le nonne ecc. io molto ho dimenticato. Di molte cose che le mie nonne raccontavano, quando io avevo quindici anni, ho ormai poco più di qualche impressione; e però, quando non ci sarò più io, i figli non ne sapranno più niente.
Invece quelle sono cose che secondo me sono interessanti , perché la storia non è fatta dalle date delle battaglie, dai re e da altre cose di questo genere.
È fatta dagli episodi della vita comune che son quelli che è poi più difficile ricostruire. Oggi noi ne sappiamo qualcosa attraverso i film di costume, attraverso i libri, specialmente romanzi (mi viene in mente la Storia della Morante o Le bibliotecarie di Alessandria).
Però sono solo briciole di quello che potrebbe esere il lessico famigliare della società presente, che comunque non bastano mai, ecco, non bastano mai.
Quindi in questo contenitore piano piano infilerò questa roba.
Poi c'è la mia biblioteca!, che almeno per la parte ricevuta dagli zii Canestri, è davvero ragguardevole.
E qualche riflessione politica, perchè no?
Magari parlerò anche dei miei hobbies, di quando ero radioamatore, del mio laboratorio meccanico, orologiaio, doratore, elettronico, da falegname che io chiamo officina e dove il "fai e ripara da te" impera a livello quasi professionale (i miei figli sostengono che mi ci sono giocato il matrimonio, ma ora va bene così!).
Per ora è un contenitore praticamente vuoto dove se i miei amici verranno, intanto cominceranno a vedere dove sto io. grazie.

1 commento:

  1. Benvenuto, Vincenzo 2.0!!!!!
    In bocca al lupo, e facci leggere tanto...

    RispondiElimina